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la 14ª edizione di Donne In•canto
è de
dicata a
JUDY GARLAND
nel centenario della nascita
Tra sogni e bisogni oltre l'arcobaleno...

Nasce il 10 giungo 1922 nel Minnesota (U.S.A). Figlia d’arte, viene spinta sul palcoscenico dai genitori, che segnano così  la sua vita.

Grandissima diva e sicuramente uno dei personaggi più straordinari che il ‘900 ci ha regalato, una donna dal talento smisurato e dalla vita tanto eccezionale quanto disperata.

Debutta sulle scene ancora bambina, esibendosi in teatri di provincia con le sorelle, con le quali forma il trio Le Gumm Sisters. Ma è lei il vero motore del trio spiccando per talento vocale e magnetismo scenico. Le Gumm Sisters in breve tempo diventano un’attrazione amatissima dal pubblico e prendono parte anche a diversi cortometraggi.

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Tuttavia ben altri successi attendono la piccola Judy. Infatti ben presto il Cinema si accorge di lei e la Metro-Goldwyn-Mayer la scrittura con un contratto in esclusiva.
Judy diviene così la Star di punta della MGM e per oltre un decennio è la protagonista di una delle fasi più importanti del cinema hollywoodiano, quella dell’esplosione del musical, che ha sfornato dei veri e propri capolavori come Il mago di Oz, Incontriamoci a Saint Louis, Ti amavo senza saperlo, Il pirata. Film ricchi di numeri unici, di leggerezza e maestria, realizzati dalle menti più creative dell’industria cinematografica dell’epoca.

Gli anni ’40 rappresentano il decennio della popolarità e dei grandi incassi al botteghino. Sono anni di gloria, ma anche di grandi dolori provenienti dall’abuso di medicinali e droghe. Judy viene così triturata da un sistema che finisce per consumare la sua vita troppo velocemente. Annientata dalla dipendenza dai farmaci, Judy Garland ingoia ogni volta pillole di speranza e i suoi molteplici tentativi di suicidio non sono altro che richieste di aiuto.

Dopo un periodo d’assenza dal cinema, nel ’54 torna sullo schermo in È nata una stella di George Cukor. Il film le vale la nomination all’Oscar e il Golden Globe. Tuttavia la sua vita è segnata, il suo corpo minato dagli psicofarmaci si ribella al suo animo vulcanico e  il 22 giugno 1969 muore per un’accidentale assunzione eccessiva di barbiturici.

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Nonostante siano trascorsi oltre 50 anni dalla sua scomparsa, il mito di Judy Garland persiste, non solo per merito dei suoi film e della sua voce incredibile, ma anche grazie a quello che ha rappresentato.
Riconosciuta infatti come prima icona gay della storia, Judy è stata portatrice dei valori della tolleranza e dell’uguaglianza, e per questo la sua “Over the rainbow” venne proclamata inno ufficiale per il riconoscimento dei suddetti diritti.

Biografia a cura di Eduardo Paola autore di “Judy Garland - Oltre l’Arcobaleno”, prima biografia in italiano dell’artista che verrà presentata al Festival il 23 Settembre.

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