2010: La seconda edizione (l'exploit)
Grazie allo straordinario successo della prima edizione e alla pevicacia del Direttore Artistico, la seconda edizione del festival partendo sempre dal Comune di Parabiago ampliò il suo raggio di azioni ad altri tredici comuni del terriotorio limitrofo per un totale di 22 eventi.
DALLA BROCHURE DI PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL
Alcuni amministratori comunali, contattati lo scorso autunno, mi dissero che i tempi non permettevano di partecipare a questo, pur interessante, progetto e chi ha aderito ha dovuto calibrare con attenzione l’investimento. Che posso dire io a decine di capifamiglia che perdono il posto di lavoro?
Come può Donne In·canto arrogarsi il diritto di esistere e utilizzare risorse a fronte situazioni d’emergenza presenti anche nel nostro paese?
Senza mancare di rispetto a nessun essere umano mi viene una risposta che arriva proprio dall’alba dell’umanità. L’umanità ha potuto essere chiamata tale da quando ha cominciato a radunarsi e organizzarsi, da quando un cacciatore, la sera intorno al fuoco, raccontò le sue gesta, mentre un agricoltore batteva due legni per ottenere un ritmo e su questo ritmo qualcuno accennava una danza o una primitiva nenia. E da allora ogni sera, in tante parti del mondo, uomini e donne si radunano per dare luogo ad un rito laico che noi banalmente chiamiamo spettacolo.
L’arte e quindi il teatro, la musica, la danza e il canto non sono indispensabili per la sussistenza di una persona, ma ci permettono di vivere un’esistenza che altrimenti sarebbe ridotta a sopravvivenza.
Perciò ringrazio di cuore chi ha creduto nel mio progetto e condiviso questo percorso: le istituzioni che hanno fatto uno sforzo per investire risorse, gli artisti che hanno ridotto le loro aspettative economiche e i fornitori che hanno accettato un inevitabile taglio di spese.
Per mio conto ho fatto il possibile, e l’impossibile, per offrire comunque una proposta di alto profilo. Ora si parte… che l’incanto abbia nuovamente inizio!
Giorgio Almasio - Direttore Artistico
La seconda edizione di Donne In·canto è stata dedicata a Dalida
La calabrese di Parigi si chiamava in realtà Jolanda Cristina Gigliotti, nata il 17 gennaio 1933 in Egitto da genitori di origine italiana. Il nonno Giuseppe, un sarto, aveva lasciato il paese natio nel 1893 per l’Egitto, insieme a tanti altri calabresi che avrebbero contribuito alla costruzione del Canale di Suez. Il padre Pietro divenne primo violino dell’Orchestra del Cairo e trasmise alla piccola Jolanda la passione per la musica. È stata una delle maggiori interpreti della musica popolare internazionale. Dal punto di vista timbrico la sua voce da contralto-mezzosoprano era caratterizzata da un’estensione di due ottave e da una tessitura di particolare profondità e intensità espressiva. Dal 1955 al 2004, la cantante ha venduto più di 14 milioni di dischi premiati da oltre settanta dischi d’oro, di platino e di diamante. Tra i molteplici riconoscimenti che le sono stati attribuiti figurano due Oscar mondiali della canzone - ricevuti nel 1963 e nel 1974 per “Gigi l’amoroso” - nonché, nel 1975, il Premio dell’Académie du Disque Français per il brano “Il venait d’avoir 18 ans” (ispirato al romanzo di Colette “Le Blé en herbe”, è stato uno fra i suoi brani più
conosciuti in Italia con il titolo “18 anni”).
Insieme a Edith Piaf, Dalida è senza ombra di dubbio la cantante che ha maggiormente segnato la musica leggera transalpina del XX secolo. È stata tête d’affiche (ovvero nome di maggior richiamo) all’Olympia, tempio della musica leggera parigina, negli anni 1961, 1964, 1967, 1971, 1974, 1977 e 1981 (si prospettava un suo ritorno per il 1987, anno della sua morte).
La sua vita si svolse nell’insegna di una grande disparità tra la vita pubblica dell’artista e la vita privata della donna. Se la prima fu inanellata di grandi successi e trionfi al punto che il suo pubblico l’adorava e ancora l’adora fino a farne una vera e propria icona, di contro la sua vita personale fu tormentata e spesso infelice: a questo riguardo non possiamo dimenticare l’incontro del 1966 con Luigi Tenco, di cui s’innamorò.
Un amore stroncato dal suicidio del cantante nel 1967 che segnò definitivamente la vita di Dalida.
La dedica della seconda edizione di Donne In·canto a questa straordinaria cantante è un’occasione per tornare a parlare di lei, della sua personalità, della sua arte e della sua vita. Nello specifico le abbiamo dedicato tre eventi. Nadia Martignoni interpreterà “Pardonnez-moi: Dalida” (testo e regia di Cesare Vodani) uno spettacolo di teatro canzone dove l’ultimo concerto tenuto ad Istambul diventa un’occasione per ripercorrere una carriera ricca di successi e al contempo tormentata e la circostanza in cui maturare l’idea di dire definitivamente addio al mondo. Cosa che avvenne pochi giorni più tardi a Parigi con un biglietto di commiato scritto di suo pugno: “Perdonatemi, la vita mi è insopportabile”. Lo spettacolo interpretato da Maria Letizia Gorga parte invece da un ricordo della stessa, che da bambina era incantata da quella signora dalla bionda chioma, per raccontare la carriera della diva e la vita della donna attraverso le sue canzoni, i suoi amori, le sue sofferenze.
Terzo appuntamento a chiusura del festival sarà una serata in compagnia del Direttore Artistico durante la quale avremo occasione di ricordare la calabrese di Parigi attraverso testimonianze video, rivedendola e risentendo la sua impareggiabile voce. È stato inoltre chiesto alle artiste che partecipano al festival di inserire nel loro programma una canzone in omaggio alla grande Dalida.
scarica la brochure 2010
DANIELA POGGI
Madrina della seconda edizione
DONNE IN•CANTO
Festival di musica e parole al femminile
2° edizione
11 marzo - 16 maggio 2010
Madrina: Daniela Poggi
dedicato a Dalidà
Cerimonia di apertura
incontro con la madrina
11 marzo | Parabiago
Daniela Poggi
"Partire"
da T. Ben Jelloun, regia di G. Cauteruccio
con musiche eseguite dal vivo da Gennaro De Rosa
11 marzo | Parabiago
Rosalina Neri
"Milano - Paris / avanti-indré, una vita d’artista tra musica e teatro"
Giuseppe Di Benedetto al piano
e Bruno Poletto alla fisarmonica
16 marzo | Vanzago
in collaborazione tra i comuni di
Pogliano
Pregnana
e Vanzago
Nada
Musica leggera da camera
con Fausto Mesolella alla chitarra
Nada rilegge la sua storia musicale,
con raffinatezza, intensitá, e ironia.
18 marzo | Parabiago
Roberta Alloisio e Patrizia Merciari
Indiavolate
emozioni per fisarmonica e voce
25 marzo | Castano Primo
26 marzo | Canegrate
27 marzo | Nerviano
Nadia Martignoni
Pardonnez-moi: Dalida
l’ultimo concerto di Dalida
testo e regia di Cesare Vodani
con Davide Cignatta alla chitarra
e Luca Zanetti alla fisarmonica
7 aprile | Busto Garolfo
8 aprile | Castano Primo
Debora Chiantella e
Giovanna Colombo
con Luciano Mastellari
Così dentro una nuvola di fiori...
il Paradiso di Dante in un melologo
per voce recitante e pianoforte
10 aprile | Inveruno
Iaia Forte
Erodiade
di Giovanni Testori
11 aprile | Nerviano
Donatella Bartolomei
Parlami d’amore Mariù
l’Amore dal jazz alla bossanova
con Andrea Fantozzi alla chitarra
e Achille Giglio al contrabbasso
18 aprile | Parabiago
23 aprile | San Vittore O.
Patty Rossi e Marianna Storelli
Grande... grande... grande - Mina
un omaggio alla Tigre di Cremona
22 aprile | Castano Primo
25 aprile | Rho
16 maggio | Casorezzo
Maria Letizia Gorga
Avec le temps - Dalida
teatro canzone sulla carriera di Dalida... la diva, e sulla vita di Jolanda... la donna
testo e regia di Pino Ammendola
al pianoforte Stefano De Meo
al violoncello Laura Pierazzuoli
ai clarinetti Marco Colonna
29 aprile | Parabiago
Ermanna Mandelli
Poeti col nome di donna
viaggio tra le più belle pagine di poesia al femminile
regia di Giorgio Almasio
7 maggio | Busto Garolfo
8 maggio | Buscate
9 maggio | Parabiago
EVENTO COLLATRALE:
Presentazione del libro di
Ermanna Mandelli
“MONOTREMI” GRAUS EDITORE
con Stefano Chiodaroli
domenica 9 maggio | Parabiago
VideoDalida
Racconto per immagini di una voce straordinaria
testimonianze video per risentirla
e rivederla
13 maggio | Parabiago
14 maggio | Turbigo